Friday 18 January 2013

Valigie ammucchiate


                                                           Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede;  
                                                           avevamo molta strada da fare. Ma non importava.
                                                                                                                   (Jack Kerouac, Sulla strada)


Le valigie sono diverse, quando parti e quando torni. Ci sono valigie da disfare, quelle che vorresti rifare e quelle che decidi di buttare, perché ti rendi conto che la valigia con cui eri partita era piena di cose superflue (e di vestiti inutili, come ampiamente previsto qui).

Ecco quello che ho trovato nella mia valigia dopo Londra, ovvero post-it per il futuro:

1)      Londra non è grigia, è bianca. Ma se il cielo è azzurro, è molto azzurro. E il verde è molto più verde.

2)      Happiness is real only when shared. Ma senza esagerare. Per esempio, non mi pare così necessario dividere un bagno in otto. 

3)      La multietnicità di Londra conferma la supremazia del Sud del mondo. In molti sensi.

4)      Il mood “Erasmus” è definitivamente superato. Il problema è la persistenza di quello degli altri.

5)      Gli ego smisurati non fanno per me; ho sempre valigie troppo piccole.

6)      Imparare a fare la ceretta da sole è la vera via all’emancipazione femminile.

7)      La vita in pounds è una vita amara.

8)      “Devi essere meno Bilancia” (cit.)

9)      Il touch screen è la tomba delle relazioni virtuali. Almeno delle mie.

10)   “l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.” (I. Calvino) Ma i luoghi estranei e non posseduti ti disegnano addosso quello di cui sei sicura.

11)   “Time is how you spend your love”. But be careful of how (supposed) love spends your time, I would add.

12)   C’è una categoria peggiore dei milanesi. I milanesi che vivono a Londra.

13)   L’equazione aglio/cinesi è uno dei punti saldi della mia vita.

14)   I posti sono fatti di persone e parole. Quelle che ti aspettano in valigia e ti aspetteranno sempre, quelle che non ritrovi più quando devi richiuderla e quelle appena incontrate che l’hanno riempita di nuovo.

15)   Una strada non è sempre un percorso. Ma è sempre meglio portare la valigia dietro.